| Riassunto: Hyade è nella Sacra Fonte intenta nell'attività che la vede occupata in questi tempi, ossia la ricerca del Fatino scomparso. Poco lontano dalla Fonte Archanta è finita con il corpo incastrato in un tronco cavo e cerca di uscirne sbatacchiandosi in giro. Miou, una dama che passava di lì per caso, e Hyade vengono attirate da quella situazione e vorrebbero, ciascuna per motivi propri, liberarla. Archanta, Animorph mezza cerbiatta, è convinta che diventerà salame di cervo ed è troppo spaventata per lasciarsi aiutare, così comincia a rotolare in giro, sopratutto quando qualcuno le si avvicina. Hyade usa Metamorfosi per cercare di aiutarla e Miou raccoglie in giro pietre e altri arnesi per rompere il legno. Le due dame però litigano tutto il tempo e alla fine (un po' confusa perché i tempi stringevano) Miou cerca di assestare dei colpi al legno e Hyade cerca di tirare su Archanta con tutto il tronco per portarsela via, lontana da altri Alti. Finisce che tutte e due le azioni hanno successo e Hyade ha ora Archanta.
Commento: è stata una role molto divertente e da continuare, spero che Miou non abbia preso sul personale i comportamenti di Hya. xD Cerbiatta in crosta in arrivo nella Foresta, preparate le posate!
ARCHANTA {Pressi fonte-Tronco caduto/F.U.} Incastrata. Non c'è termine migliore per definire l'attuale situazione della bambina cerbiatta. Il busto sporge come un centauro da un tronco cavo riverso a terra e i fianchi vi sono imprigionati dentro. Ha grandi occhi color antracite spalancati, i capelli ricciuti scendono a versarsi nel fango basso pressi la fonte e le mani sono anch'esse infilate nella corteccia. Voleva solo prendere una ranocchia- motivo per cui si è trasformata per una rara volta in umana- ma l'istinto ha preso il sopravvento ora: Ha paura. Una paura folle che rasenta il panico. Non sa se è più la mente animale che urla 'sei in trappola' o quella animorph più razionale che le dice 'Se qualcuno ti trova sono guai, sei inerme'. Inerme è sinonimo di preda morta. La piccola bambina albina, di soli 6 anni sente su di sè la pressione del tronco contro il corpo e non vede vie d'uscita tanto ha paura. I muscoli le fanno male per la tensione e sbatte le gambe e le cosce con tonfi simili a un tamburo nel tentativo di liberarsi. La ranocchia dal canto suo ormai è ben lontana che se la ride. Così impara a giocare a quel modo...non è proprio brava come cacciatrice, neppure quando veste panni diversi. Il pericolo è proprio che non può diventare molto più piccola se muta e poi in quel posto così frequentato è impensabile. Stringe gli occhi e serra le giovani labbra. Deve ritentare prima che arrivi un lupo famelico o un altro nemico. Per lei la foresta è piena di nutrimento e risorse ma anche di pericoli. La sua traversata le ha riempito lo stomaco ma non ha attenuato affatto le sue legittime paure di cerva.
HYADE [Sacra fonte] Non riesce a riposare. Ne ha assoluto bisogno, si può facilmente vedere da fuori che la Fata è agitata , sconvolta, disperata: i capelli appaiono un po' meno setosi, sfibrati, l'aura pulsa veloce, ma è opaca e al solito argento brillante si stanno sostituendo rapidi bagliori intermittenti di blu oltremare, sempre più frequenti. Gli occhi sono sempre spalancati, e fissano il mondo con una certa ansia. Deve cercare, non può farne a meno. Non riesce a concedersi tregua. Per questo ora si trova alla fonte: nell'attesa di incontrare di nuovo le due Novizie dei Cavalieri ha ripreso il suo sistema di ricerca sistematica, ovvero stare nella fonte e attendere chiunque passi per abbeverarsi, per porgergli sempre la stessa domanda. ''Avete visto un Fatino maschio con i capelli d'argento di nome Erhen?'' E quando dico chiunque, intendo davvero chiunque. Nuota in circolo tra le pareti di marmo della fonte come una fiera in gabbia, ansiosa e frenetica. Dopo una lunga pausa in cui non ha visto passare nessuno, l'Ondina frustrata prende la rincorsa: nuota fino in fondo alla struttura, nel punto più lontano dal bordo e subito dopo il corpicino si contorce con facilità [agilità +5], punta in alto verso il bordo marmoreo e comincia a nuotare a tutta velocità, fendendo l'acqua con le braccette tese come la punta di una freccia [9 mt x round]. Un battito di ciglia, il tempo di un frullare d'ali di farfalla, ed ecco che la Fata buca la superficie, sbatte frenetica le alette microscopiche per aiutarsi nel breve salto, apre le manine palmate e si aggrappa con tutte le sue forze al cornicione di marmo, cercando di raggiungere un'altezza tale da riuscire ad appoggiare le braccette sul bordo. In caso, la testolina fradicia della Fata sbucherebbe fuori dalla fonte e gli occhietti verdi scruterebbero attenti la Radura comune, in cerca di gente a cui domandare.
MIOU [Foresta di Luce/tronco caduto]Passi lesti quei dell'umana che non conosce ancora bene i sentieri ed i luoghi di queste terre, smeraldini che scivolano sul paesaggio curiosi mentre la mancina che porta un pomo vien portata istintivamente alle vermiglie per consentire alla candidi dentaura di rubare un morso di quel dolce frutto, movenze sinuose nell'incedere seppur frettoloso mentre l'oto vien catturato da rumori in sottofondo sordi e ritmati come un percuoter di tamburo, si arresta la figura ed immota resta, attimo di stasi prima di compier un giro completo su sè stessa per orientarsi nella direzione di quel suono, palpabre che si socchiudono un breve istante per acuir i sensi al cerebro, or pace è dei sensi e l'istinto consente di girarsi nella direzione recepita seppur ancor niun passo vien mosso, oculi vengon riaperti senza la visione della fonte del rumore ma piccoli passi vengon mossi or e nuovamente il pomo vien portato alle vermiglie per assaggiare ancora il gustoso frutto, e forse per pregustare l'avventura di codesto meriggio.
ARCHANTA {Pressi fonte-Tronco caduto/F.U.} Il panico è capace di sopraffarla facilmente. La sua timidezza in eccesso la prende in un tremito all'idea che la vedano. Così cerca di farsi forza e come per miracolo sguscia fuori la mano destra dal ''buco'' boschivo. Il sole in quel punto è rado, altrimenti altro che uscire...avrebbe avuto bisogno di rintanarsi dai raggi diretti con ancora più cautela. Ha addosso solo uno straccetto di un colore chiaro assai meno lucente e nitido di quel biancore perlaceo che porta la sua pelle. Sembra scolpita nella porcellana tanto è lieve e nell'incavo del delicato polso dalle mani piccole fili celesti attraversano come filamenti il sottocute, venuzze visibili tanto bene proprio per via della sua amelanistica maledizione. Si sente perseguitata perchè anche ora che è sfuggita ai crudeli umani che la oltraggiavano nella sua terra chiamandola spettro e ai malvagi cacciatori che cercavano di pasteggiare col suo cuore e divorare il suo fegato- quale coraggio mai darebbe se bianco come latte!?- ora di nuovo è sola, senza sua madre che ha perduto chissà dove e mai tornata e senza la castana cerva del branco a cui si è unita per lunghi anni. Cerca di trattenere il fiato e con una mano, quella uscita, di aggrapparsi a una radice sporgente per provare a liberare anche l'altra spalla e l'altro braccio da quello sfortuito ricovero.
HYADE [Sacra fonte-aggrappata al bordo] La prima risposta alla sua occhiata è: nessuno. Che il lago vi maledica, non c'è nessuno che voglia venire a bere alla fonte oggi? Di solito non ci si può fare una nuotata in pace! Probabilmente sarebbe meglio cambiare tattica di ricerca. Magari andando nella cittadina, alla locanda, in quel posto odoroso di alcol e umani che è sempre pieno di... Tali pensieri vengono improvvisamente interrotti dal richiamo dei suoi sensi sviluppati, attirati dall'intercetttazione di un movimento e di tonfi poco lontani da lei: forse con una prospettiva diversa, dovrebbe poter vedere la situazione tronco-bimba che tenta di liberarsi a suon di colpi di gambette. La fronte azzurrina si aggrotta, gli occhietti severi scrutano a fondo il tronco e la bambina che lì dentro tenta di uscire, riuscendo a liberare una mano. L'Ondina osserva in crudele silenzio la piccola Alta cercare di aggrapparsi a qualcosa, nella speranza di tirarsi fuori. Sembra molto giovane, osserva, forse è incastrata. La testa scruta per un attimo i dintorni, in cerca di un Alto adulto a cui la piccola potrebbe appartenere; al momento però non nota nessuna presenza e già la testolina si abbasserebbe, le braccette già comincerebbero a lasciarsi andare per tornare nell'acqua, disinteressata al destino di quella che crede essere solo un'Alta. Ma poi... un pensiero insidioso, carico di angoscia, carico di significato: ''Forse ha perso la sua mamma.'' E all'acqua che le inumidisce gli occhi si aggiungono due piccolissime stille brillanti d'argento, due lacrime che velano il verde chiaro dei suoi occhi strani. Non piange per la bambina, la piccola Faerie egoista... piange per se stessa, per il figlio che ha perso. La presa delle braccia torna tonica, il corpicino si solleva di nuovo, la testa si erge oltre il bordo. Senza pudore, senza premesse, la Fata trilla così, con il tono con cui si riprende una conversazione già iniziata: °Piccola Alta, hai perso la tua mamma?°
MIOU [Foresta di Luce/pressi Fonte] Prosegue sui suoi passi, or più leggeri, fruscio di foglie al capestio accompagna il suo incedere, qualche raggio di Helio pervade la folta vegetazione illuminando e riscaldandando questo percorso estivo, seppru senza calore sull'epidermide della giovane completamente ricoperta del manto scarlatto usuale, ondeggia dolcemente la mancina che afferra il rubeo pomo or innazi or indietro, fosse quasi una danza, smeraldini insistono nei dintorni e finalmente le sembra di distinguere una Fonte, luogo di incontro e ristoro probabilmente in questa Terra, luogo ove è possibile almeno sorseggiare dell'acqua fresca, indi prosegue in tale direzione e spostando a latere la sua visione una strana forma ancora scorge, un tronco all'apparenza ma sembrerebbe essere animato o contenere un essere animato a ben guardare quello che si pote osservar da tale distanza, due candide propaggini sembran ritmicamente toccare il suolo e sbattersi ad esso a regolari intervalli, istintivo il pensier in associazione alla fonte dell'ignoto suono precedente all'oto, non resta che avanzar or per meglio comprendere ed eventualmente per dare ausilio se fosse utile.
ARCHANTA {Pressi fonte-Tronco caduto/F.U.}Una voce le squilla nelle orecchie e lei sobbalza tanto violentemente che tutto il tronco si muove un pò, facendola rotolare di lato in una pozione ancora più scomoda di prima. Una figura simile a un piccolo spiritello le parla, sembra una graziosa donna in miniatura ma è priva di quella...umanità che hanno negli occhi i cacciatori e gli indigenti, unici esseri umani da lei mai visti. Vorrebbe dire tante cose, a cominciare dal fatto che lei non è alta ma la paura è molta. E poi sono circa 3 anni ormai che non parla con un umano salvo rari casi. Così soffoca nel timore e china il capo. Ora questa creatura ignota uscirà dall'acqua per cavarle gli occhi? Vorrà assaggiarla, come fanno i pesci con le molliche di pane cadute in acqua, divorare il suo corpo sbocconcellandola. Si fa se possibile ancora più piccola e i suoi piedi scalzi e un pò sporchi alla piena vista di Miou si immobilizzano. Smette quasi di respirare. Gli occhi sembrano diventare grandi come piattini da tè. Non risponde nulla e non dà segno di essere lì. Forse fingendosi morta la ignorerà...non è fortunata. Una creatura così piccola non potrebbe aiutarla molto facilmente con il tronco....e così aliena da lei rischia persino di trovarsela nemica. Già di suo tende a tacere assai più spesso di quanto non conversi. Restare muta, immobile, le pare una buona reazione. Le insegnò così sua madre cerva. Farsi calpestare mentre si sta accovacciati nell'erba piuttosto che bramire di dolore e venire uccise. Così ha imparato.
HYADE [Sacra fonte-bordo] Nessuna risposta giunge dalla piccola e questo indispettisce un po' l'orgogliosissima Fata. Essere ignorate?! Giammai! Non si chiede perché la bambina taccia. Non le interessa: il galateo prima di tutto. Non è sempre stata così, la Fata... c'è stato un tempo in cui in questa situazione sarebbe stata subito sollecita, gentile... non ora. Non dopo tutta questa sofferenza. S'impettisce tutta, ma già comincia a provare qualcosa di simile alla stanchezza per il tempo in cui è rimasta appesa [resistenza -2], così tenta di issarsi del tutto sul bordo che è sufficientemente largo per farla mettere a sedere. Dopo almeno 30 secondi di ''issa'', ''su'', ''forza'', dovrebbe finalmente riuscire a spostare il baricentro al di sopra del bordo, così l'appoggiare il corpo su di esso e piegarlo in posizione seduta dovrebbe essere un gioco da fanciullini. Nel frattempo la figura di una nuova Alta sconosciuta si palesa alla sua vista. Non vi bada più di tanto; c'è stato anche un tempo in cui sarebbe fuggita alla vista di un Alto... ma non ora. Esseri tanto sciocchi da rimanere a bocca aperta di fronte a lei, per stupore, per bramosia, per qualsiasi cosa. Non le interessa, non più. Piuttosto vedendola avvicinarsi ad Archanta comincia ad osservarla fisso con fare severo, cercando di capire le sue intenzioni. E mentre guarda Miou, contemporaneamente parla all'Animorph: °Ti ho fatto una domanda, piccola Alta. Dov'è la tua mamma?°
MIOU [Foresta Luce/Fonte/Tronco caduto] Nell'avvicinarsi la situazione or la intravede un poco più chiara, le due propaggini candide son due piedini e due gambette da bimba che affannosamente arrancano nel tentativo di...chiaro or il pensiero ed un sussurrio le vermiglie liberano ''E' incastrata...astri del firmamento...c'è una bambina incastrata in quel tronco'' i passi or si fanno frettolosi e rapidamente il tronco vien raggiunto e poi poi aggirato per passare dalla parte dei piedini a quella del visino per meglio comprender la situazione ed il suo intervento se le venisse consesso ovviamente. Si inginocchia a terra lesta osservando quel viso dall'epidermide candida come l'alabastro, radioso come i rai di Seleni il crine ricciuto e due oculi sgranati ed impietriti dal terrore le si palesano e le stringono il cuore, vermiglie si schiudono in un sorriso miele, due fossette compaiono sulle gote che lievemente si imporporano prima di verbiar dolcemente ''piccola...come sei finita lì dentro...posso aiutarti..vediamo come possiamo fare'' oculi si volgon attorno alla ricerca di uno strumento o altro siffatto per lo scopo mentre il pomo vien ancor serrato nella mancina dimentica.
ARCHANTA {Pressi fonte-Tronco caduto/F.U.} Orgogliosa anche lei in qualche modo ribatte alla fata ''M-Mia madre mi sta cercando! S-sono anni che mi cerca e presto ci troveremo! L-lasciami stare....aiuto...'' esclama convinta, della persuasione tipica che hanno le bambine quando qualcosa sta loro a cuore. Ma nell'animo è davvero preoccupata e colma di spavento, cosa che stona con i lineamenti sicuri e solo voce e lo sguardo un pò la tradisce in fondo alle pupille. I capelli platino scivolano giù a bagnarsi nel fango sottile e poi una sagoma si profila davanti a lei. Non sa chi delle due le faccia più spavento: la piccola fata dalla voce severa o la donna umana dai toni cortesi. Entrambe le mettono in corpo un panico degno di una cerva intrappolata fra i rami da due cani segugio. Trema in ogni fibra del corpo. Uno strillo alla vista di Miou (alla fine ha optato per il pericolo che ritiene certo rispetto a quello che crede incerto, ha ricevuto di sicuro ferite dagli umani ma mai ha visto o è stata colpita da una fata) e sobbalza spingendo coi piedi dandosi una proiezione laterale...dritta verso l'acqua. Così entrando nella fontana rotolando con un gran mal di testa è convinta di sfuggire...Non che ami nuotare come i parenti alce, però forse il tronco galleggia. In caso contrario...è davvero in trappola e a rischio ancor di più. Forse riuscirà a raggiungere le rocce e a superarle entrando nella fonte prima di essere fermata. Hyade per sua fortuna è fuori traiettoria ora che è uscita, altrimenti rischiava di venire anche lei travolta...cosa che per la bimba non sarebbe stata molto salutare...
HYADE [Sacra fonte-seduta] Come certi animali credono di possedere qualsiasi cosa con cui interagiscono (cibo, territorio, stracci da masticare per i cani domestici), così la Fatina è convinta di avere diritto di precedenza su quella creaturina incastrata. Non per motivi particolari, è che ha cominciato a parlarci per prima e non la lascerà andare fino a che non sarà soddisfatta (o fino a che non troverà qualcosa di meglio da fare). E gli occhietti si spalancano dallo stupore, quando scorgono l'Animorph sobbalzare e cominciare a rotolare verso la fonte per allontanarsi dalla dama! La scena è buffa e un sorrisino appare sulle labbrette bluastre, soprattutto perché, in un certo senso, che la piccola si allontani dall'Alta le fa in qualche strano modo piacere. Ecco, si dice, dovrebbero fare tutti così. Annuisce, la Fata e decide che forse è ora di tirare fuori quella creaturina dalla sua prigione. Tenta di estraniarsi dai fatti che stanno avvenendo, tenta di chetare la mente e placare il cuore, fatto d'energia. Cerca di concentrarsi esclusivamente sulla sua aura pulsante, sullo scorrere della linfa nel suo corpo, per richiamare a sé i poteri degli Incanti. [//Concentrazione 1/2]
MIOU [Foresta di Luce/Fonte] Un urlo assordante riecheggia nell'aere e repentino il tronco comincia a rotolare con dentro la bimba, la Sid non crede ai suoi oculi, un mirabile archetto le si disegna in viso in segno di stupore e meraviglia prima di verbiar ''Mai avrei pensato di esser così spaventosa...'' semplici parole mentre la stazione eretta vien riconquistata e lo sguardo alla Fonte rivolto nel seguir il tronco rotolante e poco distante nuova minuta figura si palesa, lì assisa e gocciolante, sguardo indagatore le par di scorgere alla Sid, istintivo il riportar la mancina alle carnose labbra per mordere nuovamente il pomo gustoso e manducare senza far niun rumore come le è stato insegnato in fanciullezza per buona creanza e solo alla conclusione, con il trangugiar del bolo indi a bocca vuota un altro sussurro flebile sfugge '' il meriggio non è ancora concluso a quanto pare'' ed un nuovo sorriso sornione impegna le vermiglie.
ARCHANTA {Pressi fonte-Tronco caduto/F.U.} Rotola e un pò si maledice per quel suo caratteraccio che le preclude tutto. Ha paura ed è timida, le parole escono a fatica sempre dalle sue labbra diafane e come se non bastasse sembra anche sfortunata e impacciata. Ma se non fosse stato perchè è sola...gliel'avrebbe fatta vedere lei. Una illusione, di solito tende a fuggire....in realtà se non avesse quella forma e la sfortuna di essersi incastrata sarebbe semplicemente scappata. Cosa che fa...in effetti....anche ora con ben minori leggiadria e costrutto. Rotola tanto che le membra sembrano riempirsi di lividuzzi e gli impatti col terreno sono tremendi, tiene il collo teso per non sbattere il capo o la nuca contro un sasso e finisce sotto alla pietra della fonte, avvinghiata al fango con le gambe. Il tronco ancora saldo addosso, con sua somma irritazione.
HYADE [Sacra fonte-seduta sul bordo verso l'esterno] Gli occhietti vengono chiusi e le manine si portano delicatamente a tappare le orecchie, proprio per evitare che i movimenti e i rumori del luogo possano distratte la delicata concentrazione della Fata. Miou parla, Archanta rotola, ma tutto questo è distante, come appartenente ad un altro mondo... La creatura avverte dentro di sé la forza della propria linfa che scorre rapida come un torrente, il battito etereo del proprio cuore e il pulsare della propria aura luminosa che splende con un ritmo che è simile a quello delle onde del lago. Riapre gli occhi. Ancora qualche minuto ed ecco... è pronta. [//Concentrazione 2/2]
MIOU [Foresta di Luce/Fonte] Una dolce brezza le scompone i lunghi corvini ondulati, ribelle la ciocca che sfugge all'angolo delle vermiglie e lesta la destrorsa la rincorre per castigarla dietro l'oto intrappolandola tra indice e pollice, or smeraldini vengon rivolti al suolo mentre il cerebro riflette, mai situazione simile le era capitata, suo desio aiutar la piccola ma non vuole certo imporsi madre non è mai stata e non sa come si conquista il cuore dei bambini o come si circuisce il loro intelletto condizionandoli nei modi e nei pensieri, or oculi vengon rivolti alla faerica imago ed alle movenze prive di significato per la Sid anche se per intuizione qualcosa dovrebbe accadere, almen per rivolgere le sorti della candida bimbetta.
ARCHANTA {Pressi fonte-Tronco caduto/F.U.} Come un'intrusa che di nascosto si finga altro è sia per gli umani che per gli animali. Scalcia veementemente, memore di quando uno dei cervi del branco a cui si era unita era stato preso da un laccio come una lepre ma era riuscito a districarsi prima di finire a zampe all'aria del tutto. Se fosse nella sua forma originaria avrebbe forse modo di fare del suo meglio, in questa che assume di rado ultimamente si sente impacciata e inetta. Ma aver libere le mani la rende più sicura almeno di poter tirare da un lato decentemente. Riesce a infilare nel pertugio anche le gambe fino ai piedi ma le spalle ancora sono saldamente incastrate in qualche modo da quel malefico residuo di corteccia. Grida di frustrazione e continua a cercare di tenere il fiato in modo da divincolarsi. Vede un pò la fata e un pò Miou ma non sa assolutamente cosa stiano combinando. L'umana mangia addirittura....forse vuole metterle la mela in bocca come si fa coi maiali oppure la considera l'antipasto di cui lei è un dessert! Cerbiatta in corteccia...sembra proprio ilnome di un piatto da carnivori!!
HYADE [Sacra fonte] [//Metamorfosi 1/7] Il corpicino dell'Ondina improvvisamente comincia a perdere i propri contorni. Diviene come acqua sotto gli occhi di chi può vederla e l'aura continua a pulsare, inglobando quelle forme traballanti e sfocate. Divenendo simile ad una strada sotto l'afa estiva che sembra essere fatta d'acqua, la sua immagine perde forme e colori; di lei rimangono gli occhi verdissimi e spalancati, e l'aura d'argento che pulsa. E poi senza nessun rumore, la sagoma brillante comincia ad allargarsi: il corpicino si allunga, la coda si divide in due, la testa e il busto s'ingrossano, le ali, già microscopiche, scompaiono. In pochi istanti, l'impalpabile nube di luce torna ad avere tratti più definiti. La luce via via scompare, lasciando visibile agli occhi una forma Umana; la testa è coronata di capelli abbastanza lunghi, di un colore chiaro, forse biondo... forse addirittura bianco o più sul castano chiaro. Forse gli occhi sono verdi, o potrebbero essere blu, o magari grigi... no, meglio passare al corpo: dev'essere alta 1,50 circa, forse 1,70... il vestito: prezioso, leggero, ma anche fluido... è trasparente. No, è azzurrino chiaro. No, non lo so. Nulla di lei può essere definito in una descrizione precisa, nemmeno l'età. [//Effetto dell'incanto] Non v'è nulla di certo se non una cosa: appare come una figura umana. Che sorride. E muove qualche passo leggerissimo verso la creaturina incastonata nel legno. I piedi nudi sembrano non sporcarsi del fango presente sotto la fonte, forse nemmeno lo toccano.
MIOU [Foresta di Luce/Fonte] Meriggio senza alcun dubbio insolito in codesta nuova terra, smeraldini cangianti osservano la scena che si palesa loro innanzi, faerica imago che cangia forma, or umana appare seppur evanescente nelle sembianze femminili ed ora avanza verso la bimbetta incastrata, non par vero alla Sid di poter avvicinarsi indi riprende il moto per raggiungere entrambe, passo vien or dunque ripreso, leggiadro il manto scarlatto fruscia accompagnando le movenze fin a raggiungere la faerica e la bimba, rimanendo alla loro terga almen di due passi per poi fermarsi e verbiare ''Sid Vobis, è già da un poco che Vi osservo'' attimo di stasi per poi riprender il verbo ''mi domando se posso esserVi di aiuto...in qualche modo'' sorriso sincero in attesa del proseguio.
ARCHANTA {Pressi fonte-Tronco caduto/F.U.} Trattiene il fiato già di suo ma adesso che ispira di sorpresa con un sottile trasalire sembra ancora più snella dentro quel tronchetto. Guarda con gli occhi color perla grigia sbarrati la bella Ondina divenire una donna...almeno apparentemente, come una illusione magica. Sbatte le palpebre perchè quella sagoma le sembra di un cangiante impalpabile, una essenza che prende forma e si manifesta, troppo platonica per sembrare vera. Resta immobile come prima, col solo cambiamento che ora respira ancor meno se si può respirare meno di niente e strizza gli occhi come se stesse guardando attraverso una chiara nebbiolina. Col terrore cieco delle prede le guarda e non capisce nulla salvo che non appena sarà libera il suo compito è quello di correre....>
ARCHANTA scappare via....via! E quel tronco invece la tiene segregata... La Cuoca Carnivora parla e la Dama della Fonte che ora è proprio una dama si fa incombente...e adesso che ne sarà di lei? ''Non mangiatemi!'' supplica in un fioco sussurro.
HYADE [Pressi Fonte][Metamorfosi 2/7] L'Umana figura fatta d'illusione avanza, lenta e aggraziata. L'abito attorno a lei fruscia senza rumore, gli occhi sono puntati su Archanta in un misto di curiosità, severità e benevolenza. °Così - trilla con la sua solita voce melodiosa e tintinnante, forse particolare affascinante in quel corpo da donna - la tua mamma ti sta cercando?° domanda, ricordando le parole precedenti della piccola, mentre qualcuno degli angoscianti sentimenti di perdita che l'affliggono comincia a risalire dai recessi del suo cuore. Alla supplica dell'Animorph non può fare a meno di ridere, fermandosi ad appena un metro da lei e da Miou. °Mangiarti?° e ride, con una risata tintinnante e argentina come tanti campanelli. °Non ci penso nemmeno. Anche se potessi mangiarti non vorrei farlo, piccola sciocca Alta.° afferma con voce decisa, tornando subito seria dopo la risata. Gli occhi cangianti si soffermano su di lei a lungo e... c'è qualcosa in quella creatura che non convince troppo i sensi della Fata. Riflette a lungo, l'Ondina, prima di spostarsi su Miou: °Voi cosa intendete fare, Alta? Sapete come farla uscire da quel legno?° chiede con una certa nota di disprezzo nella voce che può essere avvertita oppure no. Non era così una volta... non era così fredda, non era così severa. La gioia in lei sembra scomparsa insieme a suo figlio, la speranza imprigionata in un piccolo spazio da qualche parte, in fondo, molto in fondo. Sarebbe tornata alla sua ricerca e avrebbe lasciato Archanta a marcire nel sottobosco se solo… se solo non avesse pensato che così come lei sta cercando disperatamente il proprio figlio, così un'altra madre starà cercando quella strana bimba.
MIOU [Foresta di Luce/Fonte] Due passi vengon compiuti gli ultimi per raggiungere il tronco cavo, trappola per la bimba, ginocchio destroso che si flette per consentire alla figura di piegarsi, manto scarlatto che scivola nel fango ma la Sid è incurante, or destrorsa verrà delicatamente poggiata al tronco e le dita affusolate principieran a tamburellare, oculi smeraldini si soffermeran sulla bimba curioso lo sguardo ma sempre dolce come il suo verbo ''non ho intenzione di mangiarti...ma solo di aiutarti se me lo consenti>> sguardo si sofferma ancora sulla piccola in attesa di una sua risposta e successivamente vien portato sulla faerica trasformata per rivolgere favella con tono deciso ''Mia intenzione è aiutarla, Lady, e la vostra??''.
ARCHANTA {Pressi fonte-Tronco caduto/F.U.} Tutti l'hanno sempre guardata con orrore....come se la sua maledizione- tale la considera- la rendesse brutta e contagiosa. In effetti chi potrebbe amare quella pelle che sembra un'interno di ostrica in madreperla, quei capelli troppo chiari nel loro biondo che sembrano quasi platino, come se appartenessero a età molto più vetuste? Chi si appassionerebbe a labbra diafane e membra sottili di bimba, ma da un corpo così delicato che la luce intensa diretta lo ferisce e vi apre piaghe, come se fosse una creatura mostruosa condannata a rintanarsi per sempre? Il fatto che si parli di aiutare è inconcepibile. Nessun umano aiuta....e se lo fanno è per legame o scopo. Dato che non ha legami con Miou subodora una trappola. Ma lei è GIà ORA in trappola.... quindi che può fare se non restare a guardare come decidono del suo prossimo futuro spartendosi le sue carni come ai banchetti? ''N-non vuoi mangiarmi...però vuoi fare pennelli con il mio crine....e scuoiarmi....perchè sono...b--'' si interrompe spaventata all'idea di dire quella parola. ''Perchè sono a-a---l---b----'' si blocca e scuote la testa, come se fosse annebbiata. Com'è quella parola che ha voluto rimuovere dai pensieri? ''Perchè sono...così....'' dice additando se stessa con spregio, incapace di pronunciare il termine esatto. Non piange....ha scordato come fare perchè i cervi non piangono di dolore....anche se lacrimano a volte. No...non piange perchè ha dimenticato cos'è l'umanità anche se era simulata. Ma le osserva e cerca ancora di sgusciare via, con forza e infine si rassegna. Non ce la fa... e dire che è magra...forse mangiando in foresta ha messo su qualche chilo di troppo...e ha preso molto male le misure di quell'incavo.
HYADE [Pressi Fonte][Metamorfosi 3/7] Il tono deciso della dama picca l'orgoglio della Fata, che s'impettisce tutta con un movimento repentino che fa guizzare e strisciare la semplice veste colorata, leggera come un'illusione, che le formicola addosso come se fosse fatta di vapore (o come se fosse un nido di serpi). Lo sguardo s'infuoca, la bocca si storce in una smorfia di disprezzo, e tutto per una semplice domanda. Eppure non è che lei sia stata molto più gentile con la dama! Ma lei è così. Testarda, una testa dura come la roccia, con un ego enorme e orgogliosa fino al narcisismo. Una Fata. Ha visto passare infinite lune, infinite stagioni, infinite creature, ma dentro rimane una Fata. Un po' più saggia di com'era un tempo, un po' più dura di come sarebbe se la sua vita fosse andata dritta, eppure rimane una Fata. Capricciosa come le onde, ora sì, ora no, ora forse. Ed è con un moto di capriccio che i suoi passi avanzano, decisi ma pur sempre leggeri come colombe, diretti verso il tronco. Cercando di essere veloce in quel corpo limitato, il busto si piegherebbe e le braccia cercherebbero di circondare quel tronco per tirare su la bimba in crosta. Mentre fa questo affermerebbe con tono piccato, senza però guardare la dama, concentrandosi a mettere le mani nei punti giusti: °IO ho intenzione di aiutarla e IO lo farò sicuramente molto meglio di voi!° trilla, marcando eccessivamente la parola 'io' e comportandosi in un modo infantile che potrebbe far sorridere oppure infuriare, a seconda del carattere altrui. Cercando di far presa sulle gambe leggermente piegate e sfruttando quella poca forza che questa forma illusoria le concede brevemente, la Fata tenterebbe di tirare su la bimba col suo rigido vestitino, acchiappandola da tutti e due i lati se per caso decidesse di riprendere a rotolare in giro.
MIOU [Foresta di Luce/Tronco] ''State mettendo entrambe a dura prova la mia pazienza'' tono gentile per parole dure ''se lo facessimo insieme son convinta che il risultato sarebbe certo Fatina'' ''quanto a te piccola..spero tua madre possa trovarti e sculacciarti per aver fatto una cosa tanto sciocca e pericolosa come cacciarti in un guaio siffatto e tanto pericoloso'' indice della mancina teso con il palmo chiuso a pugno accompagna tali parole con piccoli movimenti in su e giù ma il viso della Sid e tranquillo e sereno, incapace di provar ira o collera, premurosa unicamente di poter essere di aiuto e risolver questa faccenda, arretra velocemente togliendosi allo sguardo di entrambe ''ora cerco qualsiasi cosa possa aiutarci ad aprire quel tronco'' oculi scivola intorno alla ricerca spasmodica, un bastone una pietra pesante e piatta, tutto vien preso ed in poco tempo è di ritorno dalla bambina e dalla faerica ''ora chiuditi gli occhi con le manine...non ti faccio nulla..ti libero e potrai scappare alla velocità della luce, senza voltarti indietro e senza neppure ringraziarmi...bene...canta qualcosa..la sai una canzoncina??'' attimo di stasi per dar modo alla bimba di rispondere '' tu canta che io fischietto...se può servire a tranquillizzarti'' poi verbo vien rivolto alla fata ''Lady...come possiamo fare...ho in mente di aprire una fessura in questo tronco per poi aprire il tronco e liberare questa creatura, Lei è in grado di aiutarmi in qualche modo ??'' smeraldini speranzosi rivolti alla faerica restando in attesa.
ARCHANTA {Pressi fonte-Tronco caduto/F.U.} ''Argh!'' esclama quando viene acchiappata, insalumata dentro la corteccia. Qualche cacciatore parlava di squisiti salami di cervo e lei si sente un pò così...Comunque la trazione fa uscire adesso i fianchi dal tronco e lei cerca di usare la viscosità dell'orrendo fango che è penetrato per cercare di uscire, muovendosi a metà fra una camola della farina e una biscia d'acqua per sfilarsene. Le parole di Miou la feriscono perchè il riferimento a una madre arrabbiata è una sferzata....darebbe qualsiasi cosa per riaverla, anche a costo di venire punita. ''Sicuro non oggi...'' si trova a sussurrare la piccola, in un modo cinico che alla sua età non si confà. Si comporta come un animaletto spaventato, occhi umidi e mani strette. Esce di un pò dal tronco ma non del tutto, le anche ancora imprigionate e alle parole di Miou canticchia *Quelle che vanno al bosco, son la madre e la figlia,La madre cammina cantando, e la figlia sospira.Che cosa avete da sospirare, mia bianca Margherita?Ho in me tanta collera, e non ho il coraggio di dirvelo.Son fanciulla di giorno, e la notte una bianca cerbiatta, Mi danno la caccia i prìncipi e i baroni.* sembra ed è in realtà solo una canzone popolana ma è così tragicamente simile alla sua vita....e il tono è aulico e dolce ma infelice *Sono nel bosco a dar la caccia alla bianca cerbiatta.Fermali, Rinaldo, fermali, ti prego.Tre volte li ha incitati con il suo corno di pelle,Al terzo suono del corno la bianca cerbiatta è presa.Mandiamo qualcuno a darle il colpo di grazia e a scuoiarla, Lo scuoiatore dice: Proprio non so che dire.Ha i capelli biondi e il seno di una fanciulla.Ha cavato il coltello e l'ha squartata,Ne hanno fatto un pranzo per i prìncipi e i baroni....* la canzoncina la sa tutta anche se scorda qualche strofa in preda al panico. *Eccoci tutti qua, tranne mia sorella Margherita. Ella fa: Non dovete che mangiare, io sono a capotavola,La mia testa è nel piatto, il cuore alle caviglie.Il mio sangue è sparso per tutta la cucina,E sui vostri neri tizzoni bruciano le mie povere ossa.* conclude in quella nota drammatica. Sente quasi l'alito del destino in quelle strofe. La cantava un uomo che ha conosciuto una volta...l'unico a parte sua madre che di lei avesse scoperto il segreto. Ora mancherebbe solo il languido ritornello...
HYADE [Pressi Fonte][Metamorfosi 4/7] °E voi la mia milady!° trilla subito in risposta al commento della dama, e poi continua, senza curarsi di parlarle sopra e ascoltando solo a metà la canzone inquietante della bimba: °Io posso aiutarla non solo liberandola, ma anche a trovare sua madre. Conosco i Cavalieri di Avalon, io, e loro mi aiutano!° dice, continuando quel suo fare infantile e capriccioso che è purtroppo parte della sua natura. Ma credetemi, in condizioni normali sarebbe un'ospite deliziosa... è solo che ora è, come dire, un po' spostata. Nomina i Cavalieri, ma non è nemmeno convinta di cosa facciano realmente. Sa che la stanno aiutando a cercare suo figlio e tanto le basta per farle credere che siano Alti buoni e degni di fiducia, soprattutto nelle ricerche di persone scomparse. Tirando su il tronco, sente che la bimba comincia a scivolare verso il basso e decide che non va bene. Vuole liberarla ma non ora: cerca di acchiappare le gambe con un braccio continuando a tenere il tronco con l'altro; se l'azione le riuscisse bene e riuscisse a tenere salda la bimba, comincerebbe a camminare via verso il folto, cercando di evitare Miou e le sue cianfrusaglie °Le Fate l'aiuteranno anche ad uscire da qui, voi non siete necessaria milady!°. Camminerebbe via quindi, lasciando la dama nel modo più antipatico possibile. Se al contrario l'azione le fosse impedita in qualche modo, continuerebbe comunque a camminare lasciando temporaneamente Archanta con Miou, intenta ad andare a cercare una Fata di terra per farsi aiutare.
MIOU [Foresta di Luce/Tronco] All'udir quella mesta canzone la Sid solleva lo sguardo al cielo ''oh numi del cielo, proprio una canzoncina allegra, se conosci solo questo va bene lo stesso'' nel frattempo basita osserva le movenze della faerica e ne ascolta le parole, nuovo mirabile archetto le si disegna il volto, questa volta il sopracciglio è quello destro, segno di disappunto incipiente, quello ora potrebbe accadere è veloce come un lampo e la Sid lascia alla bimba ogni decisione. Irritata la faerica si allontana, mesto lo sguardo della Sid che non comprende quel temperamento, ma non sempre i misteri degli animi son palesi ed ognuno di noi frammenta la realtà in miriadi di illusioni a suo compiacimento, gli oculi scivolano dalla faerica imago in forma umana al tronco ''canta piccina canta ora..'' silenzio or giunge ed un colpo secco e preciso ad una piccola fenditura sul tronco vien battuto, mani salde impugnano il legno arboreo che con forza vien conficcato di lato a manca, le gambe divaricate della Sid son ai lati del tronco sovrastandolo, colpo fendente che vien portato con tutta la forza della giovane, con esito di infilzare il tronco cavo facendo battere la punta sul lato manco interno penetrato in modo da schivare le membra della bimbetta, or facendo forza sul bastone impuntato la corteccia marcia si rompe e scomquassa aprendo il tronco e consentendo alla bimba di fuoriuscire, mentre la Sid esausta piega braccia e gambe su se stesse sorreggrendosi a malapena.
ARCHANTA {Pressi fonte-Tronco caduto/F.U.} Chiude gli occhi canticchiando ma poi le sembra che Miou voglia lapidarla viva e tira fuori dal petto uno strillo tremendo. Con un tonfo finalmente il tronco si incrina di più una estremità, ma tanto è così vuoto che non sente nulla e non servirebbe a sfamare nemmeno il più affamato erbivoro con il suo fusto rugoso. Viene sballottata via da una Hyade molto possessiva e in forma alta e modella, mentre è quasi certa che ora lei sarà una Troncobambina per sempre visto che non riesce a sfuggire al legname. Fra pezzetti di tronco che piovono invece viene condotta via e si rassegna con la malinconica rilassatezza di un ovino incaprettato. *Sigh*.
MIOU [Foresta di luce/Tronco] Esausta la Sid ricade al suolo, gambe genuflesse, corpo sorretto al bastone inclinato in avanti, mani aggrappate a quel bastone vincitore del tronco tanto odiato in questo meriggio che ormai volge alla fine lasciando il posto alla penombra del crepuscolo inoltrato, corvini ondulati le cingono il viso coprendone parzialmente le fattezze delicate e le minute perle di sudore sulla fronte, miriadi di pezzetti di corteccia sparpagliati attorno sono il segno della sua vittoria, affaticata solleva lo sguardo il tempo di rimirar fata e fanciulla allontanarsi, flebile il sussurro dalle vermiglie ''Sid Vobis, il mio nome è Miù'' attimo di stasi ''forse la prossima volta avremo anche il tempo per presentarci...chissà...speriamo'' [Uscita]
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